Scrivere, suonare, filmare, disegnare, fotografare, correre, saltare di più e meglio che nel 2016, finire quello che ho a mezzo, iniziare le idee che ho già in mente e farmene venire altre ancora, ma anche:
comprare un pianoforte, proporre almeno un (altro) libro a qualche casa editrice, farmelo accettare, leggere Bernhard, pubblicare, registrare nuova musica legata alla mia nuova città e alla mia nuova casa, andare in Giappone, leggere l’Ulisse di Joyce (finalmente), imparare nuovi linguaggi di programmazione, dormire almeno 7 ore a notte ma possibilmente 8, disegnare delle magliette, (imparare a) montare qualche video o almeno un documentario che so io, propormi come cruciverbista alla Settimana Enigmistica, fare la Transiberiana, leggere Dostoyevsky, fare più attenzione al mio impatto ambientale, studiare musica (storia, teoria, pratica e composizione), tornare più spesso alla Berliner Filarmoniker, capire se/dove/come/quando ci sarà l’avvento dell’AI, migliorare il mio italiano, il mio inglese, il mio tedesco e dare qualche base grammaticale al mio spagnolo, leggere Don Chisciotte in lingua originale, imparare qualche poesia (magari di Pessoa, o qualche tratto della Divina Commedia) a memoria per combattere l’inevitabile decadimento cellulare, vedere qualche bel film alla 67° Berlinale, fare 13 metri di triplo, leggere Arno Schmidt (in lingua!), organizzare (almeno) una festa, un cinema all’aperto e un concerto di Matt Elliott in campagna da me, leggere Moby Dick, essere più gentile ma meno accomodante, vivere alle Canarie un mesetto per praticare lo spagnolo di cui sopra, leggere L’uomo senza qualità, imparare qualcosa di botanica/agricoltura (più botanica che agricoltura), diventare indipendente dal dio denaro, distorcere il tempo.
Avrò dimenticato sicuramente qualcosa, ma vediamo come va.