Appunti newyorkesi #10

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10. Non stiamo tanto al chiuso, grazie anche al tempo clemente (questa cosa di riferirsi al clima dovrà finire prima o poi, probabilmente quando cambierò paese), ma qualcosa che non siano negozi sulla 5th lo visitiamo.

10a. Visitiamo il Met, o meglio una piccola parte del Met. Non sarà il Louvre, ma il concetto è quello: tantissimi temi ed esposizioni, temporanee e non. Una cosa bella è anche la struttura che si adatta all’esposizione. Nel nostro caso ci siamo concentrati sull’arte indigena locale e aborigena della Papua Nuova Guinea + arte moderna + Pergamon (che tra l’altro viene da Berlino, ma vabbè) + esposizione temporanea sulla moda estrema(mente costosa) (sì quella del gala con tutte le celebrità che io probabilmente non conosco) + tempio egizio ricostruito + terrazza da cui foto (mi rendo conto di come questo delle terrazze sia uno dei maggiori business della città).

10b. Visitiamo il MoMA: esposizione temporanea su Broodthaers come già detto + permanente con un sacco di opere famosissime, da Picasso a Warhol, da Rothko a Duchamp, ci becchiamo anche una lezione gratuita del museo tenuta (in inglese ovviamente) da un italiano giovane ed entusiasta che sembra un po’ Allevi con 10kg in più, molto interattiva e coinvolgente, che parte proprio da Duchmap e non so dove va a finire perché non la seguiamo tutta per motivi di tempo e stanchezza.

10c. Visitiamo il già citato Withney durante la già citata inaugurazione notturna (Joe santo subito) -> museo, esposizione e occasione molto interessante: proiezione di videoarte di Steve McQueen (il regista) in una sala gigantesca (a quanto pare la più grande sala da esposizione open space di New York) + una bella esposizione di ritratti fotografici e non su New York e non + la solita terrazza da cui fare le solite, questa volta in notturna, su Chelsea.

10d. Visitiamo anche il Top of the rock (che non vale come museo): terrazza panoramica sulla (quasi) cima del Rockfeller Center (in realtà il grattacielo si chiama GE Building), si sale con un ascensore assurdo che copre i 70 piani in un attimo, ma non fa sentire per nulla l’accelerazione. Inutile dire che in cima si fanno solo le solite fotografie, e ci sono anzi diverse coppie (ovviamente giapponesi) che vengono apposta per farsi le foto matrimoniali (cosa che mai comprenderò).