Raggiungo l’ufficio annusando una canzone dei Nirvana. Per strada la brina anestetizza il mio impianto olfattivo, ma sudo lo stesso.
Appena mi tolgo cappotto e cappello, sento l’odore acre del sudore mischiarsi a quello di chiuso dell’ufficio. La voce pestilenziale del mio capo mi chiama. Mi fa tutto un discorso fumoso su un’applicazione software che abbiamo comprato, poi mi dice “segui la pista e fammi sapere”.
Capisco solo dopo diverse sniffate che si aspetterebbe da me un’analisi scritta e profumata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che ha venduto l’odoroso software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail alla fragranza di limone, ottengo finalmente il documento a cui inspiravo. Inoltro l’analisi del software al mio capo reparto, il quale annusa l’aria prima di lanciarsi in un effluvio di ringraziamenti.
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